30 seconds to LA

Los Angeles e’ una citta’ strana.

Cerchi di capirla, di farla tua, a volte ti sembra di esserci riuscito, ma ti sfugge di nuovo.

Cerchi il tuo spazio personale, ti dici : "una citta’ cosi’ immensa e densa, di sicuro ha da offrire a chiunque".

E se non hai ancora trovato una tua dimensione, forse e’ perche’ non hai cercato abbastanza, non ti sei impegnato abbastanza.. insomma e’ colpa tua!
All’inizio hai quasi paura a farne parola con chi ti sta intorno, tutti felici ed entusiasti di vivere a Hollywood. Poi pero’ ci parli e capisci che, cavolo..siamo tutti messi uguale!
Ok, piccola distinzione dovuta: diciamo che la maggioranza degli europei, chi prima chi dopo, ha grosse difficolta’ con Los Angeles. Quindi non proprio "tutti"! :P
Magari ci si adattano, ma sentire di appartenere alla citta’ e’ un’altra cosa.
Detto questo, ho apprezzato e mi ha fatto riflettere, l’ultimo video di una delle mie band preferite, i "30 Seconds to Mars".
Video interamente girato a LA, tra downtown e Santa Monica. Un gruppo di ciclisti (tutti fans a cui e’ stata data la possibilita’ di partecipare al video, BTW) attraversa la citta’, percorrendo strade e freeways, dominio assoluto di automobili, caos e traffico, quindi normalmente inaccessibili ai ciclisti.
Il leader della band, Jared Leto, ha spiegato che il video tenta di mostrare la bellezza della citta’, non sempre facile da vedere ( e se lo dice lui.. ), e la ‘ride’ attraverso la citta’ e’ una sorta di tentativo dell’uomo di reclamare gli spazi che una volta erano suoi, e che gli sono stati tolti.
E li ho avuto la mia epiphany.
Non avrei saputo spiegarlo meglio.
Los Angeles e’ il contrario di quello che una citta’ dovrebbe essere: non e’ lo spazio a beneficio dell’individuo e della comunita’. Sono l’individuo e la comunita’ che finiscono col dover far spazio alla citta’!
Invece di modellare la citta’ a loro piacere, le persone devono cercare e ritagliare angoli all’interno dell’intricata struttura della citta’, tra una freeway e l’altra, affannarsi per trovare mini mondi in cui poter essere se stessi, per poter vivere la loro personale vita.
Nessuno cammina in questa citta’, perche’ non c’e’ spazio a lato delle strade. Perche’ le strade.. la citta’, ha il sopravvento sull’individuo. E la mancanza di spazi, rende difficile la socialita’, e le persone si allontanano, perche’ il piccolo angolo di spazio cosi’ faticosamente ritagliato e’ molto spesso il giardinetto di casa, o il salotto con il mega tv al plasma.
E se lo spazio e’ troppo privato, gli altri non ci entrano.
Penso che sia questo a cui noi europei non siamo abituati.
Tornando al video, e’ vero che mostra belle immagini di LA, come del resto se ne sono sempre viste in giro, ma mi sono chiesta: "perche’ sempre di notte?" Perche’ LA e’ bella solo di notte? Perche’ solo quando e’ buio e si vedono solo le luci? Le luci della citta’ sono belle e sono davvero tante! E’ come un gigantesco albero di natale.
Forse perche’ tutte quelle luci danno senso di vita. Perche’ col buio anche una trafficata freeway sembra bella, e i fari delle macchine sembrano le stelle su una sorta di via lattea.
Ma allora significa che LA e’ bella quando non si vede?
E’ innegabile che di notte Los Angeles abbia un gran fascino, ma e’ giusto definirla ‘bella’ solo per questo?

One Response so far.

  1. giorg says:

    tanta vacca vale… profonda… e il video bellissimo. Mi hai incuriosito un casino… baci.

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